La guerra delle gang nella capitale haitiana Port-au-Prince

Da inizio marzo i gruppi armati hanno liberato più di 5.000 persone dalle prigioni e attaccano anche scuole e ospedali

Uomini armati di una gang nelle strade di Haiti

Le violenze sono molto comuni a Port-au-Prince, capitale dello stato americano di Haiti, ma la situazione è diventa difficilissima da inizio marzo.

Tra il 2 e il 3 marzo le gang (organizzazioni armate contrarie alla legge) hanno attaccato due prigioni e hanno liberato più di 5.000 criminali (persone che fanno azioni contro la legge).

Poi le gang hanno iniziato a attaccare le forze dell’ordine 📖⬇︎, le organizzazioni pubbliche, i giornali e le TV.

💥 LA VIOLENZA NON SI FERMA

Non sappiamo ancora quante persone sono morte, ma le violenze diventano sempre peggiori. Le gang ora attaccano anche scuole e ospedali.

Inoltre, i gruppi di criminali bloccano tutti i mezzi di trasporto: le strade, ma anche il porto e gli aeroporti di Port-au-Prince.

Le persone cercano di scappare dalle loro case per non morire nelle violenze e per cercare cibo. In molti quartieri di Port-au-Prince non arriva cibo e i negozi sono chiusi.

👮🏾‍♂️ POLIZIOTTI DALL’ESTERO?

Le gang hanno iniziato le violenze per fermare il progetto dei governi haitiano e keniano per lottare contro le gang, che controllavano molte zone di Haiti anche prima delle violenze di questi giorni.

Il progetto era di far arrivare mille poliziotti dal Kenya, dalle Bahamas, dalle Barbados e dal Benin.