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Torino: la prima capitale d’Italia è ricca di monumenti

Tra i capolavori di Juvarra e l’altissima Mole Antonelliana, il capoluogo del Piemonte ha tanti luoghi da visitare

Una strada di una città italiana con le mongolfiere

Torino è il capoluogo 📖⬇︎ della regione Piemonte, nel nord-ovest dell’Italia.

Torino è la quarta città più grande in Italia: qui abitano più di 800.000 persone.

Molte persone conoscono Torino come “la città dai quattro fiumi” perché quattro fiumi attraversano la città: il Po (il fiume più lungo d’Italia) e la Dora Riparia sono grandi fiumi, la Stura di Lanzo e il Sangone sono torrenti (piccoli fiumi).

Creata dall’antico popolo dei Taurini circa 2.300 anni fa, nella sua lunga storia Torino è stata la capitale di tanti piccoli stati, come il Regno di Sardegna (che univa Piemonte e Sardegna).

La città è stata anche la prima capitale del Regno d’Italia dal 1861 al 1865.

Nel 1865 Firenze è diventata la nuova capitale, mentre Roma è la capitale italiana solo dal 1871.

Torino è una città importante per l’industria 📖⬇︎.

Qui sono nate molte aziende italiane famose in tutto il mondo: il produttore di caffè Lavazza, la fabbrica di automobili Fiat, la radio e televisione pubblica Rai, la marca di abbigliamento sportivo Kappa, la banca Intesa Sanpaolo…

Anche il cinema italiano è nato a Torino, come racconta anche il famoso Museo Nazionale del Cinema nella Mole Antonelliana 🔎⬇︎.

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La Mole Antonelliana, un edificio alto più di 167 metri, è il simbolo più famoso di Torino.

Disegnata dall’architetto Alessandro Antonelli e costruita tra il 1863 e il 1889, questo monumento inizialmente doveva essere una sinagoga (luogo di culto 📖⬇︎ ebraico), ma invece è sempre stato un museo.

Dal 2000 nella Mole c’è il Museo Nazionale del Cinema, il più grande museo europeo sul cinema.

L’architetto più importante per Torino non è stato Alessandro Antonelli, ma Filippo Juvarra.

Nato nel 1678 a Messina, in Sicilia, dal 1714 Juvarra ha costruito a Torino alcuni dei palazzi e delle chiese più importanti della città, come la Basilica di Superga, dove ci sono le tombe di molti re del Regno di Sardegna.

Juvarra ha disegnato anche la facciata (parete frontale) di Palazzo Madama, dove vivevano i re.

Ci sono opere importanti di Filippo Juvarra anche vicino a Torino, come la palazzina di caccia di Stupinigi e il Castello di Rivoli, che oggi ospita uno dei musei di arte contemporanea più importanti d’Italia.

Juvarra ha creato anche alcune parti della Reggia (palazzo del re) di Venaria Reale, come la Chiesa di Sant’Uberto.

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📰 La notizia arriva da Wikipedia.

La capitale di uno stato è la città dove c’è il governo di quello stato. Di solito nella capitale ci sono anche le ambasciate degli altri stati. Il capoluogo è la città dove c’è il governo di una regione o di una provincia. Roma è sia la capitale dello stato italiano sia il capoluogo della regione Lazio: in questa città c’è sia il governo nazionale (dello stato) sia il governo regionale.

La parola “industria” può avere due significati. Un’industria può essere una fabbrica, cioè un luogo che produce un prodotto (pasta, libri, divani…) in grandi quantità. Quando parliamo di un paese o di una regione, industria significa l’insieme di tutte le fabbriche di quel paese o di quella regione.

Un luogo di culto è un luogo dove chi crede in una religione si riunisce per fare le cerimonie religiose. Ogni religione ha luoghi di culto diversi, con nomi diversi: i cristiani ✝️ hanno le chiese, i musulmani ☪️ hanno le moschee, gli indù 🕉️ e i buddisti ☸️ hanno i templi, i fedeli delle religioni cinesi ☯️ hanno le pagode, gli ebrei ✡️ hanno le sinagoghe

1. La Dora Riparia è più piccola del Sangone: vero o falso?

 
 

2. Quante capitali ha avuto l’Italia?

 
 
 

3. Che cos’è la Mole Antonelliana?

 
 
 

4. Di dov’era Filippo Juvarra?

 
 
 

5. Juvarra dove ha costruito un castello?

 
 
 

Di solito diciamo che la lettera J (che chiamiamo “i lunga” o in inglese “jay”) è una “lettera straniera”, cioè che non fa parte dell’alfabeto italiano. Questo perché oggi usiamo questa lettera soprattutto per parole che vengono da altre lingue, come l’inglese “jeans” e la latina “Juventus”. In realtà, l’antico italiano usava la J, che è rimasta in alcuni nomi (Jacopo, Jolanda…), cognomi (Jannacci, Jacobelli…) e nomi di città (Jesi, Jesolo…).

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